giovedì 31 dicembre 2009
A Dio l'inizio, a Dio il giudizio
(...e di qui a poco anche i miei "enta").
"Ogni bontà e ogni bellezza, o Dio, da te comincia e da te è portata a compimento; nella festività natalizia offriamo con gioia i nostri doni celebrando l'inizio della nostra salvezza; tu donaci anche di condividere la tua gioia nella felicità che non ha fine. Per Cristo nostro Signore".
(Messa della Solennità dell'Ottava del Natale, orazione sui doni. Rito ambrosiano)
E poi ancora
In te, Dòmine, speràvi:
non cònfundar in aeternum.
(Te Deum)
Cioé: un po' va bene, per qualche tempo si può sopportare, ma non in aeternum, e se possibile neppure troppo a lungo.
Buon Anno nel Signore.
dP
mercoledì 30 dicembre 2009
Il mio programma TV preferito
LINEA VERDE.
Oggi ho visto in stream sul sito della rai la puntata di domenica scorsa e mi sono quasi commosso.Tra l'altro trasmettevano abbastanza vicino da dove andremo quest'estate in vacanza.
sabato 26 dicembre 2009
venerdì 25 dicembre 2009
Natale Anni Zero
E a me che cercavo il Natale, quello di Gesù Bambino per intenderci, è venuta un po' di tristezza a vedere questo minestrone che mescola tutto e che francamente lascia un po' frastornati e spaesati.
Credo che questa sia la versione quotidiana, apparentemente non violenta ma in verità massiccia, di quella "dittatura del relativismo" di cui ha parlato recetentemente il papa.
Come non naufragare in questo mare? Custodendo i valori, cercando un giudizio, usando bene le parole. Anche perchè il Natale cristiano (ed è un paradosso che si debba ricorrere all'aggettivo) è un bel po' più bello e ricco di senso delle sue riduzioni più o meno commerciali.
Se poi qualcuno pensa che sia giusto "nascondere" il Natale per non offendere chi non condivide la nostra cultura, si legga questo gustoso post tratto dal blog ottagono irregolare e segnalatomi da Farfintadiesseresani, e che così si esprime:
"Quindi a Natale, se non siete credenti, non scrivete mail o post o messaggi su Facebook o sms in cui augurate “buon solstizio d'inverno” o “buon giorno del sole invitto”, che tanto invitto non lo era, evidentemente. No, buon Natale. Fine. Saremo anche senza Dio, ma almeno con il senso del ridicolo."
martedì 22 dicembre 2009
domenica 20 dicembre 2009
sabato 19 dicembre 2009
Dal niente nasce niente, questo sì!
Parla della regola del poco per fare il molto, della gutta che cavat lapidem, o se volete dei cinque pani e due pesci per sfamare i cinquemila.
O ancora di come un qualcosa di piccolo, come un bambino appena nato, possa essere la gioia di tutto il popolo e la salvezza del mondo.
mercoledì 16 dicembre 2009
Parole e parolacce
Leggo questa frase in una bella e più ampia dichiarazione del nostro Cardinale in merito ai fatti di questi giorni.
Ci leggo ovviamente un riferimento al dibattito pubblico, che negli ultimi mesi è davvero solo la parvenza di quell'alto esercizio di intelligenza e di ricerca del bene comune che dovrebbe essere; desidero tuttavia proporlo alla vostra attenzione anche in riferimento a quello spazio pubblico/privato che è la rete, sempre più presente nella nostra vita.
Quante brutte parole, quante frasi violente, che brutto modo di parlare leggo talvolta anche in contributi di ragazzi e ragazze che conosco e che invece non riconosco nello stile volgare che adottano.
Si dirà:"Fanno tutti così..." ...E allora?
E il sano gusto di pensare con il tuo cervello? Lo si vuole davvero sacrificare all'altare di un'attenzione vacua e momentanea ottenuta solo a suon di parolacce e di qualche bestemmia?
Parlare bene aiuta a stare bene insieme; chi invece si abitua a parlare in modo brutto, pian piano perderà la capacità di usare espressioni adatte per descrivere le cose belle, gli mancheranno insomma le parole e gli resteranno solo le parolacce.
Per il principio dell'agere contra mi sa che in oratorio tornerò ad usare un provvedimento che adottavo qualche anno fa: ogni tre parolacce, una poesia da imparare a memoria.
martedì 15 dicembre 2009
Fa freddo...
fuori non piove ma tira
l'aria del pieno inverno
e uscendo con la bici al mattino
in poco gli occhi si gonfiano
e presto una goccia salata,
prima calda poi gelida,
scende il viso.
Allora, le mani inchiodate sul manubrio
dal traffico omicida, quando senza fretta
la senti giunta al mento tu ti dici
che è per via del freddo, ma subito
ti accorgi di quanto sia fragile
l’umana comprensione
delle cagioni delle cose.
domenica 22 novembre 2009
Noi e i Rom
PIÙ LUNGIMIRANZA DALLE ISTITUZIONI
«Prendiamo atto con senso di realismo della situazione di emergenza che si è venuta a determinare. La Chiesa condivide sempre il bisogno dell’uomo, in qualsiasi condizione si trovi.
Come dimostra anche l’impegno della parrocchia di Sant’Ignazio e di associazioni di volontariato in varie iniziative di carità a favore degli indigenti», dice un comunicato congiunto. In cui le comunità chiedono «che questa situazione di oggettivo disagio non venga strumentalizzata da nessuno. Si sollecitano le istituzioni pubbliche a occuparsi urgentemente e in maniera lungimirante del problema, per quanto compete loro, evitando di dilazionare gli interventi necessari. Incoraggiamo le piccole esperienze di accoglienza che, grazie anche all’inserimento scolastico, sono state intraprese nella zona come possibilità aperta a tutti gli uomini di buona volontà di rendere più umana la situazione delle famiglie rom. Ai rom chiediamo una precisa assunzione di responsabilità, perché aderiscano a percorsi di integrazione lavorativa, abitativa e sociale che vengono proposti».
lunedì 9 novembre 2009
9 novembre 1989
giovedì 5 novembre 2009
Materiali Gruppo Medie
Non dimenticatevi inoltre di iscrivervi al Palio di San Martino!
A Natale puoi (Bauli)
O è Natale tutti i giorni (Carboni - Irene Grandi)
Natale (Articolo 31)
mercoledì 4 novembre 2009
venerdì 30 ottobre 2009
Top Secret
sabato 24 ottobre 2009
venerdì 23 ottobre 2009
Letto su Popotus
Sul numero di ieri c'erano almeno tre notizie che mi riguardavano:
Quella degli strani orari dei treni per pendolari a New York,che concedono segretamente un minuto in più ai viaggiatori in perenne ritardo, quella relativa al significato della parola siciliana "papello", spesso usata in questi giorni e che ho trovato spiegata solo qui e la testimonianza realtiva alla difficile situazione dei fratelli "di mezzo".
Davvero un bel giornale a cui anche gli autori del Quotidiano dell'Amicizia possono ispirarsi.
giovedì 22 ottobre 2009
Vacanze 2009/2010
Tre giorni Adolescenti: FIUMENERO
Due giorni Medie: VENEGONO INFERIORE
Vacanze estive: XXXXXXXX - XXXX XXIXX
(più precisamente
Primo turno SANT'ANTONIO VAL DI FLERES
Secondo turno SAN GIACOMO VAL DI VIZZE)
Sono aperte le iscrizioni.
domenica 18 ottobre 2009
martedì 6 ottobre 2009
martedì 29 settembre 2009
Dio, il male e Facebook
Si tratta di un problema davvero importante (addirittura codificato in una branca della filosofia, la teodicea) e autori importanti hanno scritto in merito libri capitali (per un primo orizzonte, J. Maritain, Dieu et la permission du mal).
Con la leggerezza dei nostri tempi, sul social network si confrontano due frasi, tra l'altro entrambi di autori di origine ebraica.
Uno è Woody Allen, che con il suo caustico umorismo dice: “Io non so se Dio esiste. Ma se esiste, spero che abbia una buona scusa.”
L'altro è Albert Einstein (grazie a Simone Benesso per la segnalazione), che quando era ragazzo, dialogò in questo modo con un suo professore ateo (è possibile, ragazzi, anche senza essere Einstein):
Voi da che parte state?
PS: L'argomento del piccolo Einstein è stato intuito per la prima volta da Sant'Agostino, 1600 anni fa.
Per quanto mi riguarda: se Dio esiste, il male è un mistero; se poi Dio esiste ed è Colui che gli uomini possono conoscere in Gesù Cristo, il male resta un mistero, ma Dio si è assunto l'onere di prenderlo su di sé e non ci ha abbandonati ad esso.
Se invece Dio non esiste, il male è un assurdo del quale è impossibile farsi una ragione e al quale è difficile resistere e quasi impossibile scampare.
giovedì 24 settembre 2009
Dopo l'incontro con don Barbareschi
« Se tu vens cà sù ta' cretis, là che lôr mi àn soterât, al è un splàz plen di stelutis: dal miò sanc 'l è stât bagnât. Par segnâl une crosute jé scolpide lì tal cret: fra chês stelis nàs l'arbute, sot di lôr jo duâr cuièt.
Ciòl su, ciòl une stelute: je a' ricuarde il nestri ben, tu i darâs 'ne bussadute, e po plàtile tal sen. Quant che a ciase tu sês sole e di cûr tu preis par me, il miò spirt atòr ti svole: jo e la stele sin cun te. »
« Se tu vieni quassù tra le rocce, laddove mi hanno sepolto, c'è uno spiazzo pieno di stelle alpine: dal mio sangue è stato bagnato. Come segno una piccola croce è scolpita lì nella roccia: fra quelle stelle nasce l'erbetta, e sotto di loro io dormo sereno.
Cogli cogli una piccola stella: ti ricorderà il nostro amore. Dalle un bacio,e poi poggiala sul tuo seno. Quando a casa tu sarai sola e di cuore pregherai per me il mio spirito ti aleggerà intorno io e la stella siamo con te. »
Per saperne di più: il canto Stelutis Alpinis, il capitano Grandi, don Carlo Gnocchi, don Giovanni Barbareschi
Rifacimento campi: ventiseiesimo giorno
lunedì 21 settembre 2009
Rifacimento cortili: scegli il gioco
venerdì 18 settembre 2009
Ci hanno scelto anche stavolta
DOMENICA 4 OTTOBRE
FESTA DELL'ORATORIO
GARA A 18 BUCHE SULL'OLOUAQ GOLF RESORT
martedì 15 settembre 2009
Sul nascere
Detto, fatto. Il capotreno lancia un appello ai passeggeri e subito si presentano ben due medici e due infermieri pronti ad assistere la partoriente. La nascita avviene senza problemi e all'arrivo del treno la bimba trova pronta un'ambulanza e un equipe medica per perfezionare l'opera.
A parte i risvolti curiosi (dove verrà registrata la nascita, in quale comune?) la storia ha avuto anche un bel finale: il presidente della compagnia ferroviaria Thalys (in Francia le ferrovie non sono solo statali), Olivier Poitrenaud, ha regalato alla piccola un pass vitalizio per viaggiare gratis.
Un bimbo che nasce è sempre una benedizione: per questo ogni volta che vedo una mamma in attesa dico per lei e per chi porta in grembo un'Ave Maria.
sabato 12 settembre 2009
Settembre, andiamo, è tempo di partire...
mercoledì 2 settembre 2009
Rifacimento cortili: decimo giorno
martedì 1 settembre 2009
Saluti sul Guestbook
domenica 30 agosto 2009
sabato 29 agosto 2009
Rifacimento cortili: settimo giorno
Fine di una gloriosa giostrina (ma ne arriveranno nuove...)
domenica 9 agosto 2009
Diario di un curato di città - Domenica d'agosto, pomeriggio
ore 15.15 Un po' di attività fisica non fa male e dunque mi preparo ad un giro (giretto) in bici, anche per rispolverare un'attività che ha riscosso un certo successo nel secondo turno a Vezza. Parto verso l'Idroscalo e all'Ortica vedo lo stesso povero che mi ha suonato un'ora prima; è ancora in giro.
0re 16.45 Ritorno accaldato e bisognoso di una doccia e noto subito il povero (lo stesso di prima) che si aggira davanti alla chiesa; però non mi chiama e mi lascia salire a sistemarmi. Alle 17.00 scendo per riaprire la chiesa, pronto ad ascoltare il mio ospite. "Don, ho bisogno... Ho fame...", dice tenendosi la pancia. Gli do 5 euro ma dal modo in cui li prende e mi ringrazia capisco che forse dovevo dargliene qualcuno in più. "Dove posso trovare un negozio?", mi chiede. Domenica di agosto... "Vai verso la stazione di Lambrate, ma se non trovi niente torna qua che in casa ho qualcosa..."
Rientro in chiesa. Poco prima della messa si avvicina un ragazzo che già conosco e mi chiede di confessarsi: ha problemi psichici abbastanza seri ma mi sorprende sempre il bell'italiano e la precisione nel descivere la sua non facile condizione. Mi dice che è tre anni che non va in vacanza; prima c'era una signora volonterosa che lo portava al mare, ora non si fidano più. Gli do l'ultima comunione della domenica, e salgo a cenare.
Diario di un curato di città - Domenica d'agosto, mattina
ore 9.00: Scendo ad aprire la chiesa. Fuori staziona già una giovane zingara, che non conosco. Inizio a preparare ciò che serve alla celebrazione dell'eucaristia; oggi le letture sono tutte centrate sul valore del tempio, e così mentre sistemo le mie piccole cose mi immedesimo con la descrizione della prima lettura, nella quale Salomone, terminata la costruzione del tempio, predispone una solenne liturgia per portare nel Santo dei Santi l'Arca dell'alleanza. Esco dalla sacrestia e in chiesa trovo due persone: l'amico non vedente e la zingara, seduti a poca distanza nelle prime panche; sospendo i preparativi e mi metto un po' pregare, vigilando. Suonano le campane, chiamano per la Messa. Arrivano altre persone, la zingara esce. Mi avvicino all'amico cieco e gli dico: "Ciao, benvenuto. Prima eravamo in chiesa solo io, te e una zingara". "Lo so, è lei che mi ha aiutato ad entrare".
ore10.00: Inizia la Santa Messa, con ben tre chierichetti, mini coro (4 persone) e organista. La celebrazione è dignitosa e ordinata. C'è anche qualche bambino e bambina e una significativa presenza di famiglie di extracomunitari. Pochi di loro vanno in vacanza... Dopo la Messa porto i ragazzi a fare un giro nei cortili dell'oratorio, dove sono iniziati i lavori, poi mi fermo con i più grandi per mostrar loro delle fotografie degli anni novanta che sono saltate fuori nei repulisti. Si lanciano in amarcord e identificazioni alle quali non posso contibuire, perchè la mia presenza tra loro è troppo recente. Li saluto e salgo a mangiare un boccone pensando che sono contento di appartenere ad una storia che mi precede e che mi seguirà... Come diceva il mio rettore del seminario: "Noi siamo sempre secondi e penultimi".
giovedì 6 agosto 2009
martedì 4 agosto 2009
sabato 25 luglio 2009
Tornati! Ecco le anteprime
Video I turno: al Saverio Occhi
Video II turno: il Mortirolo
Foto I turno
Foto II turno
venerdì 3 luglio 2009
Questo blog va in ferie
Riprenderemo l'attività online nella prima settimana di Agosto.
Ps: Piccola anticipazione: ecco i temi delle vacanze
Piccoli: "Elia, la brezza e i ragazzi di Vezza"
Grandi: "Avvicinarsi all'uomo (cantando)"
Oratoriani e campioni
mercoledì 1 luglio 2009
10000 !
domenica 28 giugno 2009
I blu sulla luna
sabato 27 giugno 2009
venerdì 26 giugno 2009
La bellezza vale una sosta
giovedì 25 giugno 2009
Gita ad Oropa
domenica 21 giugno 2009
sabato 20 giugno 2009
Pagelle sfide amimatori
Lorenzo Ortolani: gioca avanzato ma punge molto poco, tant'e che i goal arriveranno dal reparto difensivo. Indossa la maglia di Ibrahimovic, e come lui ha la testa già in vacanza, all'estero o a Vezza. 5 e mezzo
Davide Villa: Calcio. Grande determinazione nel confronto, anche verbale, con gli avvesari. Anima dello spogliatoio è il regista emotivo del quintetto finalista e vittorioso. 8 e mezzo Pallavolo. Partecipando ad una frazione del primo set, sente decisamente meno lo scontro e, nonostante i punti in battuta, assume uno stile scanzonato decisamente inappropriato e funesto negli esiti: 2
Lo Grego: Portierone sicurezza, non si lascia intimidire dai mischioni furibondi che si generano nella sua area e, sul 2 a 1, salva con una prodezza il risultato e scongiura la lotteria dei rigori. 9
Simone Radaelli: Eroe della partita, con una doppietta coronata nel secondo gol da una vera prodezza balistica. Nelle interviste del dopopartita si schermirà dicendo di aver voluto solo spazzare, ma la classe si rivela nche al di là della consapevolezza dell'atleta. 10
Lorenzo Magnani: S. V. ma è un bel ragazzo e dalla panchina fa strage di veline.
Camilla Scovazzi: la promessa della società sportiva AZSTXPRENCSX offre un gioco regolare, affidabile e senza gravi colpe. 7
Stefanino alias PPPP1 (Pupillo della Pallavolo Pro Patria): spesso nel gioco contraddice i manuali di pallavolo che conosce a memoria e di cui, secondo alcuni, è anche autore sotto mentite spoglie. 5 pieno
Chiara Mastro alias PPPP2: aveva problemi allo sternocleido mastoideo che in parte la giustificano, però in altre occasioni l'abbiamo vista giocare meglio. 6, solo perché era il suo compleanno (auguri).
Vale Albertini PPPP3: doveva essere il nostro martello ma dall'altra parte ha trovato muri oggettivamente solidi che forse però l'hanno intimidita un po' troppo. 6, per incoraggiamento.
Fede Cehovin: sulle qualità atletiche non si discute, ma in certi momenti il fatto che pratichi principalmente un altro sport è risultato evidente. 6 per solidarietà con le due sopra
Luca Palumbo: autore dell'unico gesto di orgoglio del match e di alcune notevoli conclusioni che hanno salvato la qualità e la dignità della prestazione collettiva. 7 e mezzo
Animatori Oratorio lambrateortica- Animatori San Leone magno 1-1
Ma andiamo con ordine: ieri sera si è svolta la prima giornata di sfide incrociate tra gli animatori degli oratori del decanato Lambrate. Per la precisione si presentano all’appuntamento gli animatori OLOUAQ, in buon numero, giocando in casa; gli animatori di Sant’Ignazio, in numero compatto (6) e solo maschi; gli animatori di San Leone, agguerriti e in numero soverchiante. Assenti gli animatori di San Gerolamo, che perdono a tavolino.
PALLAVOLO. La sfida é tra San Leone e OLOUAQ. Tra le ragazze di San Leone si vedono magliette e pantaloncini ufficiali, addirittura ginocchiere; gli anim. OLOUAQ sono decisamente più casual ma inaspetatamente proprio questi ultimi vanno in vantaggio all'inizio del primo set in virtù di un riscaldamento scrupoloso condotto fin dalle 20.30 secondo le innovative tecniche di Stefano Minoia; il vantaggio è stabile e raggiunge anche i 4-5 punti. Sul 21 a 18 arriva la contromossa: entra nel sestetto di San Leone un lungagnone con la maglia delle Iene, che domina i muri e martella senza complienti in coppia con un pirata in bandana arancio. Gli anim. OLOUAQ sottovalutano la minaccia e, in qualche componente, giocano con una leggerezza non consona alla drammaticità della sfida. Risultato: dopo un intero set giocato in vantaggio gli atleti di casa vengono riacciuffati proprio ai vantaggi e qui superati. 1-0, un set buttato un po' via. Il secondo set non ha storia: OLOUAQ va subito sotto in modo pesante e l'unico break, orami tardivo sia per il set che per la partita, avviene quando Luca riceve qualche alzata giocabile e dimostra che, nonostante una certa superiorità degli avversari, con una maggiore determinazione la sfida avrebbe potuto essere decisamente meno impari. 2-0, vince San Leone, eccellente l'arbitraggio del sig. Poli Paolo della FIPAC (Federazione Internazionale Pallavolo Camuna).
CALCIO. Il torneo a 5 squadre (2 san Leo, 2 OLOUAQ, 1 Sant'Ignazio) genera una finale attesa: OLOAQ 1 contro San Leone 1. La partita è subito intensa e il pubblico, nonostante l'ora ormai tarda, è numeroso, attento e partecipe. Gli atleti dentro la gabbia del campo a 5 sono determinati a ottenere il risultato e la velocità delle azioni lo dimostra: passano due minuti e San Leone va in gol: Davide Villa protesta con il sig. arbitro Goretti Dino, ma la rete viene convalidata. L'OLOUAQ è sotto ma reagisce e la presssione nel campo avversario in breve matura il gol del pareggio, firmato da Simone Redaelli. Tutto da rifare. Ora la partita è davvero intensa e un paio di contrasti figurerebbero meglio sun un campo a 11 che qui. A quattro minuti dalla fine, l'episodio decisivo: Simone Redaelli, ancora lui, tira dalla linea della sua area e coglie il portiere avversario in posizione errata, troppo avanzata: traversa, rete. San Leone non ci sta e reagisce con rabbia ma una prodezza del portiere Lo Grego salva il risultatato: campioni! Da ultimo una menzione anche per l'OLOUAQ 2, una squadra di giovani promesse che tra risultati alterni ha saputo mettere in difficolta anche l'OLOUAQ 1 nel temuto derby e si è fatta apprezzare per simpatia e per qualità di gioco (a dire il vero più per la prima che per la seconda).
lunedì 15 giugno 2009
Oratorio Estivo 2009
I santi del cielo, san Giovanni Bosco e san Filippo Neri, san Luigi e il beato Giovanni XXIII veglino sul nostro cammino.
venerdì 12 giugno 2009
Imperdibile sondaggio...
Se vuoi vedere degli esempi clicca qui sotto:
Mazurka
Danza africana
Tarantella
Danza delle spade
Bollywood dance
Se invece vuoi suggerirne altre o commentare usa il tasto qui sotto.
giovedì 4 giugno 2009
4 giugno 1989
mercoledì 3 giugno 2009
In 5 + 5000 a Caravaggio
C'eravamo anche io, don Dino (Feltre), l'Ale Naso, Luca e Stefanino (giunti lodevolmente colà in bici).
Qui trovate le foto by Luca Palumbo.
martedì 2 giugno 2009
Il giro e l'Italia / II
E' stato un giro davvero spettacolare con un percorso che ha esaltato le bellezze del nostro territorio, seppur a discapito delle Alpi e delle tappe storiche. Le due tappe sulle strade costiere forse più belle d'Italia (Cinque Terre e Costiera amalfitana) sembravano un documentario naturalistico prima ancora che un evento sportivo.
Anche dal punto di vista ciclistico, la gara, sebbene dominata dal vincitore, ha avuto uno sviluppo interessante, con un Di Luca indomito (anche se a volte correva troppo da secondo, chiudendo continuamente sugli scatti di Pellizzotti e facilitando il lavoro della maglia rosa), un Armstrong non patetico, un Garzelli redivivo, un Basso onesto... Non sono mancate le polemiche, come è giusto che sia, in particolare per la vicenda della tappa di Milano.
Il finale poi poteva essere scritto da uno sceneggiatore di Hollywood: la maglia rosa avviata a vincere anche la tappa (lo stava appunto ricordando il buon Auro in telecronaca, gufando forse un po'...), che cade quando ormai quasi vede il traguado, la bici che scivola sui sanpietrini bagnati e il corridore che tenta invano di riagguantarla mentre scivola con lei, il suo rialzarsi trotterellando verso il mezzo necessario per riprendere la corsa con un andatura che ricorda quella dell'albatros di baudelairiana memoria, l'intervento dell'ammiraglia, la fatica a reinserire i pedali a scatto, l'urlo liberatorio dopo il traguardo.
Che dire? W il Giro e all'anno prossimo.
lunedì 1 giugno 2009
lunedì 25 maggio 2009
Non ci hanno premiato a Cannes ma...
Son soddifazioni (e visualizzazioni: in tre giorni quasi 1500!)
Buio a San Siro
Tutti conoscono Maldini, tutti lo hanno sempre ammirato e rispettato. Come si può sporcare la festa annunciata al giocatore simbolo della tua stessa squadra? E, soprattutto, perché? Perché andare contro se stessi e la propria storia? Ci sono stati gesti infinitamente più gravi nel calcio, ma questo ha un lato oscuro profondo perché è incomprensibile.
Questo non è calcio. Non possiamo sempre lasciare tutto il male allo stadio. Questo siamo anche noi. All’estero non sarebbe mai successo."
Parole di Mario Sconcerti (nomen omen) oggi sul Corriere, parole che condivido in pieno, pur non essendo milanista. Una società che perde il senso della gratitudine e degli ideali è una società che apre la strada ai peggiori istinti.
venerdì 22 maggio 2009
ECCOLO!
Con qualche ora di anticipo sull'anteprima in piazza Duomo, ecco il video della nostra canzone
Aggiornamento: siamo già quasi a 2800 visualizzazioni!
Da oggi inoltre puoi seguire i inostri video sul canale
giovedì 21 maggio 2009
sabato 16 maggio 2009
venerdì 15 maggio 2009
In Turchia III - Mariagrazia ad Ankara
martedì 12 maggio 2009
In Turchia II - San Simeone stilita
A dire il vero, fino al viaggio in Turchia, pensavo che in tutte queste storie ci fosse una buona dose di leggenda, perché va bene tutto, ma vivere tutta la vita su una colonna...
Poi però ho visto i resti di questo imponente monastero, posto su una delle ultime colline prima della Siria, un posto incantevole, visitato solo dai falchi che possono controllare da lassù fino al porto di Seleucia, la porta aperta verso il Mediterraneo.
Beh, la colonna è ancora lì, in mezzo alle rovine e in basso ci sono ancora gli scranni predisposti per chi veniva ad ascoltare questo uomo di Dio, che stette là in cima 49 anni. Non scese neppure quando decisero di ordinarlo prete, ma salì il vescovo, con la scala, per imporgli le le mani.
sabato 9 maggio 2009
Il Giro e l'Italia
Una sigletta di qualche edizione fa diceva: "ma per fortuna c'è il giro d'Italia che passa sotto casa mia..." In effetti l'emozione di vedere passare il gruppo per strade che conosco e che magari ho percorso in bici è davvero unica.
Credo che il fascino di questo sport nel mio caso dipenda molto anche dal legame con l'ambiente alpino, che spesso fa da anfiteatro alle imprese più belle, ma anche dall'equilibrio tra comunitarietà e singolarità dei corridori (un buon capitano senza una buona squadra non va da nessuna parte, una buona squadra senza un campione, non può vincere).
Negli ultimi anni queste emozioni sono state parecchio mortificate dai ripetuti casi di doping, una vera piaga endemica di questo sport, che hanno toccato anche personaggi giovani e di grandi prospettive. Anche in questo, il Giro è come l'Italia; tanti cercano la scorciatoia, la furbizia e pensano che sia in fondo così facile farla franca... poi magari in questo modo vanno in fumo in modo pressoché definitivo immagine e credibilità (vedi caso Riccò).
Il cuore dunque è combattuto, ma il Giro mi sa che lo seguirò, anche perchè il bouquet di protagonisti quest'anno è sicuramente di prim'ordine. Io personalmente sognerei un classico dualismo, magari Basso-Cunego o Basso-Di Luca. I temi sono tanti: Basso che torna, Di Luca per l'Abruzzo, Cunego alla ricerca dell'eterna conferma, Armstrong al suo primo Giro, Simoni sempre a rompere e recriminare, e chi più ne ha più ne metta.
A volte succede...
venerdì 1 maggio 2009
lunedì 27 aprile 2009
Bere per sballare - Contro il Botellon
Così scriveva il Corriere il 6 aprile scorso.
E ancora, venerdì:
"Non bevono per piacere ma perché è il modo più economico e facile di raggiungere lo scopo. Lo sballo, l'ebbrezza. Lo stesso meccanismo che li sospinge verso la droga. Col vantaggio che l'alcool è fra le sostanze psicoattive la meno costosa. I giovani non conoscono il gusto. Infatti prendono di tutto: aperitivi, birra, vino, cocktail. Senza distinzioni"
Non conoscono il gusto.
Per me basterebbe questa affermazione per mandare a stendere il botellon e tutta la sua filosofia.
Il nome tra l'altro sembra derivi dall'usanza di portare da casa bottiglie da 2 litri di bevande gasate utilizzate come recipienti per miscugli quale il calimocho, ovvero vino da cartone mescolato a cola.
No, dico: vino da cartone mescolato a cola in una bottiglia di plastica. Non riesco a pensare niente di più lontano dal bere con gusto. E che lo facciano gli spagnoli, abituati alla sangria (ovvero l'aggiunta della frutta per rendere bevibile vino scadente), passi; ma che lo facciano i giovani della nazione con i vini migliori del mondo, mi fa tristezza.
Al vino bisogna portare rispetto.
La plastica non è rispetto.
La sbronza (che oggi più elegantemete si chiama binge drinking, e rivendica valore sociale: "Basta con i locali da 25 € a consumazione...") non è rispetto.
Né per il vino, né per chi lo beve.
domenica 26 aprile 2009
In Turchia I - Le campane di Tarso
giovedì 16 aprile 2009
Quizzes per gli utenti Facebook
domenica 12 aprile 2009
Il Signore è risorto!
E questo è il più bel canto di risurrezione che io conosca.
Grazie al mio amico Marco che me l'ha fatto ritrovare e al mio amico Alessandro che me lo insegnò.