giovedì 5 maggio 2011

Facebook e i bambini

Quando un bambino o un ragazzo mi chiede la sua amicizia su Facebook che cosa devo fare? Le scelte non sono poi molte: posso accettare o rifiutare. Tendenzialmente su Facebook a questo tipo di richieste diciamo sempre di sì, o almeno io faccio così, se minimamente conosco la persona. Accettare l'amicizia di un bambino (e a me, ad esempio, l'hanno chiesta tantissimi di prima media e persino qualcuno di quinta elementare; addirittura c’è stata una richiesta di un bimbo di terza, che per fortuna però ha chiuso l’account poco dopo) è un gesto che comporta una certa responsabilità: da quel momento in poi tutte le mie comunicazioni in rete saranno visibili anche lui, qualsiasi linguaggio o qualsiasi contenuto esse possano avere. Inutile negare che in rete tutti tendiamo ad essere un po' sopra le righe, forse per una certa voglia di apparire, o forse perché crediamo che la moda della volgarità e della violenza sia ormai inarginabile, e che non adattarsi ci porti ad essere agli occhi degli altri meno interessanti. Qualcuno potrà anche dire che tanto in rete i ragazzi possono ormai trovare qualsiasi cosa, ma questa mi sembra una motivazione veramente becera, perché così si giustifica il male dicendo che almeno non è il peggio. Gli uomini e le donne in gamba credo sappiano quanto questi sotterfugi diano alla lunga molto meno gusto dello sforzo di ribellarsi al male per cercare invece il bene.

Questo discorso, anche senza spingerlo ai casi estremi ma ben concreti del cyber bullismo o dei pericoli legati allo sfruttamento sessuale, penso valga per tutti, ma in particolare per chi ha dei compiti educativi ufficiali, come un prete, un catechista, un educatore di oratorio, un allenatore… Non possiamo chiedere ai nostri amici più piccoli in oratorio certi comportamenti e poi in rete assumerne noi stessi e propagandare atteggiamenti opposti. Si tratterebbe di una vera e propria controtestimonianza. Anche la rete, se usata bene, può diventare un luogo bello di crescita e di educazione; se usata male può fare male, anche molto male. Se accetto l'amicizia di qualcuno molto piccolo devo agire responsabilmente; altrimenti può essere molto più responsabile rifiutare e mantenere la nostra comunicazione tra persone adulte.