giovedì 31 dicembre 2009

A Dio l'inizio, a Dio il giudizio

Stasera se ne vanno gli Anni Zero.
(...e di qui a poco anche i miei "enta").

"Ogni bontà e ogni bellezza, o Dio, da te comincia e da te è portata a compimento; nella festività natalizia offriamo con gioia i nostri doni celebrando l'inizio della nostra salvezza; tu donaci anche di condividere la tua gioia nella felicità che non ha fine. Per Cristo nostro Signore".
(Messa della Solennità dell'Ottava del Natale, orazione sui doni. Rito ambrosiano)

E poi ancora

In te, Dòmine, speràvi:
non cònfundar in aeternum.
(Te Deum)

Cioé: un po' va bene, per qualche tempo si può sopportare, ma non in aeternum, e se possibile neppure troppo a lungo.

Buon Anno nel Signore.
dP

mercoledì 30 dicembre 2009

Il mio programma TV preferito

E' da sempre, senza dubbio, e in modo assoluto uno solo:

LINEA VERDE.

Oggi ho visto in stream sul sito della rai la puntata di domenica scorsa e mi sono quasi commosso.

Tra l'altro trasmettevano abbastanza vicino da dove andremo quest'estate in vacanza.

sabato 26 dicembre 2009

venerdì 25 dicembre 2009

Natale Anni Zero

Su Facebook ne ho viste proprio di tutte: renne, babbi (natali o meno), elfi, signorine e signorini discinti ma rigorosamente con cappello rosso e pon-pon bianchi, alberi e vischi, battute quasi blafeme e bestemmie vere e proprie, addirittura mucche natalizie...
E a me che cercavo il Natale, quello di Gesù Bambino per intenderci, è venuta un po' di tristezza a vedere questo minestrone che mescola tutto e che francamente lascia un po' frastornati e spaesati.
Credo che questa sia la versione quotidiana, apparentemente non violenta ma in verità massiccia, di quella "dittatura del relativismo" di cui ha parlato recetentemente il papa.
Come non naufragare in questo mare? Custodendo i valori, cercando un giudizio, usando bene le parole. Anche perchè il Natale cristiano (ed è un paradosso che si debba ricorrere all'aggettivo) è un bel po' più bello e ricco di senso delle sue riduzioni più o meno commerciali.
Se poi qualcuno pensa che sia giusto "nascondere" il Natale per non offendere chi non condivide la nostra cultura, si legga questo gustoso post tratto dal blog ottagono irregolare e segnalatomi da Farfintadiesseresani, e che così si esprime:

"Quindi a Natale, se non siete credenti, non scrivete mail o post o messaggi su Facebook o sms in cui augurate “buon solstizio d'inverno” o “buon giorno del sole invitto”, che tanto invitto non lo era, evidentemente. No, buon Natale. Fine. Saremo anche senza Dio, ma almeno con il senso del ridicolo."

martedì 22 dicembre 2009

Pupazzo di neve 2009

Dopo san Martino...
...il presepe!




domenica 20 dicembre 2009

Decisamente poco liturgico...

...però davvero divertente.

sabato 19 dicembre 2009

Dal niente nasce niente, questo sì!

Serenella posta le parole di questa canzone dello Zecchino d'Oro che non conoscevo e che mi sembra davvero bella.
Parla della regola del poco per fare il molto, della gutta che cavat lapidem, o se volete dei cinque pani e due pesci per sfamare i cinquemila.
O ancora di come un qualcosa di piccolo, come un bambino appena nato, possa essere la gioia di tutto il popolo e la salvezza del mondo.

mercoledì 16 dicembre 2009

Parole e parolacce

"Torniamo ad usare le parole con sapienza e responsabilità, attenti al loro significato, ai toni con cui vengono pronunciate, agli effetti che potranno produrre in chi le ascolta".

Leggo questa frase in una bella e più ampia dichiarazione del nostro Cardinale in merito ai fatti di questi giorni.
Ci leggo ovviamente un riferimento al dibattito pubblico, che negli ultimi mesi è davvero solo la parvenza di quell'alto esercizio di intelligenza e di ricerca del bene comune che dovrebbe essere; desidero tuttavia proporlo alla vostra attenzione anche in riferimento a quello spazio pubblico/privato che è la rete, sempre più presente nella nostra vita.
Quante brutte parole, quante frasi violente, che brutto modo di parlare leggo talvolta anche in contributi di ragazzi e ragazze che conosco e che invece non riconosco nello stile volgare che adottano.
Si dirà:"Fanno tutti così..." ...E allora?
E il sano gusto di pensare con il tuo cervello? Lo si vuole davvero sacrificare all'altare di un'attenzione vacua e momentanea ottenuta solo a suon di parolacce e di qualche bestemmia?
Parlare bene aiuta a stare bene insieme; chi invece si abitua a parlare in modo brutto, pian piano perderà la capacità di usare espressioni adatte per descrivere le cose belle, gli mancheranno insomma le parole e gli resteranno solo le parolacce.
Per il principio dell'agere contra mi sa che in oratorio tornerò ad usare un provvedimento che adottavo qualche anno fa: ogni tre parolacce, una poesia da imparare a memoria.

martedì 15 dicembre 2009

Fa freddo...

A volte è un poco come quando
fuori non piove ma tira
l'aria del pieno inverno
e uscendo con la bici al mattino
in poco gli occhi si gonfiano
e presto una goccia salata,
prima calda poi gelida,
scende il viso.

Allora, le mani inchiodate sul manubrio
dal traffico omicida, quando senza fretta
la senti giunta al mento tu ti dici
che è per via del freddo, ma subito
ti accorgi di quanto sia fragile
l’umana comprensione
delle cagioni delle cose.