mercoledì 29 ottobre 2008

Andiamo...?



Sabato in anteprima al meeting diocesano chierichetti a Desio, presente una (piccola) delegazione dei ministranti OLOUAQ, il Cardinale ha dato l'annuncio che si può ascoltare qua sopra, ovvero la volontà di consegnare al papa il nuovo lezionario ambrosiano nell'udienza di mercoledì 12 novembre.

Se volessimo partecipare il programma potrebbe essere:

Martedì 11 San Martino: ore 18.00 Rappresentazione scenica e Palio di San Martino, ore 19.30 Cena, ore 21.00 Santa Messa ore 22.30 Partenza per Roma con mezzi propri (Berto + eventuali macchine).

Mercoledì: ore 7 arrivo a Roma, ore 8 Santa Messa a san Pietro, ore 10.00 Udienza col Santo Padre, veloce pranzo e ripartenza per Milano con arrivo in serata.

Andiamo?

lunedì 27 ottobre 2008

Esercizi di lettura: le letture degli esercizi

Ho trascorso la settimana scorsa a Cavallino, vicino al Lido di Venezia, agli esercizi spirituali predicati, con finezza e profondità rara, dal Patriarca emerito di Venezia, Cardinale Marco Cé.

Mi hanno accompagnato queste letture:

Prima e seconda lettera a Tessalonicesi - Le prime lettere di Paolo e i primi scritti in assoluto del Nuovo Testamento.

Lettera ai Filippesi - La lettera ai Primi, ovvero alla prima comunità fondata da san Paolo.

Vita di Martino - La prima e fondamentale biografia del Santo Patrono scritta da Sulpicio Severo quando Martino era ancora in vita, nella splendida edizione testo a fronte curata e annotata da Fabio Ruggiero.

Famiglia diventa anima del mondo - La lettera pastorale dell'Arcivescovo di quest'anno, ricca di spunti sull'educazione... anche su internet (cap. 25)!

sabato 18 ottobre 2008

Esercizi spirituali

"Giova molto a chi riceve gli esercizi entrare in essi con magnanimità e liberalità verso il suo Creatore e Signore, offrendogli tutto il proprio volere e libertà, perché sua divina maestà si serva, tanto di lui quanto di tutto quello che possiede, secondo la sua santissima volontà.
A chi è più libero e desidera progredire al massimo possibile, si diano per intero gli esercizi spirituali secondo lo stesso ordine con cui procedono. In essi, ordinariamente, tanto maggiore profitto trarrà quanto più si separerà da tutti gli amici e i conoscenti e da ogni preoccupazione terrena, cambiando, per esempio, la casa dove abitava, e prendendo un'altra casa o camera, per abitarvi il più segretamente possibile".

Dagli "Esercizi spirituali" di Sant'Ignazio di Loyola.

Ci si vede sabato prossimo.

venerdì 17 ottobre 2008

Pensieri sull'Acquabella

Quando nel 1959 alcuni milanesi arrivarono inaspettatamente a Prata Principato Ultra, dimenticato paese della provincia di Avellino, Maria aveva già due figli e un marito, Antonio, emigrato in Svizzera; Maria era contadina, come tutti al suo paese, e proprio in cerca di contadini quei milanesi erano scesi nel Meridione: essi intendevano assoldare nuove braccia per lavorare un terreno in zona Lambrate, una vasta coltivazione di ortaggi che riforniva le mense di alcune delle più grandi comunità di Milano, Ospedale Maggiore compreso. Maria non ci pensò su molto, perché la miseria è da sempre un grosso incentivo alla mobilità, e accettò la proposta di seguire un gruppo di suoi concittadini nel viaggio in treno attraverso l’Italia, che si sarebbe intrapreso nei giorni successivi; ai figli, che rimanevano al paese, avrebbe pensato la suocera.
Fu così che un nutrito gruppo di migranti da Prata arrivarono una sera alla stazione Centrale di Milano, con le loro valigie di cartone portate a spalle e i volti così diversi da quelli dei lombardi che li attendevano con i camion per portarli alle loro abitazioni, le cascine della periferia est della città. I viaggiatori locali guardavano i nuovi arrivati con un certo stupore, non mancando di notare la loro povertà; guardavano in particolare Maria, che nel viaggio aveva perso gli zoccoli, e ora camminava scalza per le banchine della stazione.

Da quel giorno è passato quasi mezzo secolo, e la famiglia di Maria non si è più mossa dalla cascina Acquabella, che oggi corrisponde al’indirizzo civico di via Rombon 100; i figli sono diventati grandi, sono usciti di casa, ma forse Maria e il marito, ormai ultraottantenni, non potranno festeggiare i cinquant’anni in cascina perché da tempo loro e le altre due famiglie che vi abitano sono sotto sfratto esecutivo. Maria e Antonio sperano in una casa popolare dal comune, un’altra famiglia si è rassegnata al trasloco, chi invece non si rassegna è l’unico contadino, anch’egli ultraottantenne, che ostinatamente continua a lavorare un po’ di terra, così come ha fatto negli ultimi venticinque anni da quando è disceso dalla val Taleggio alla borgata milanese; con lui non si rassegna la piccola arca di Noè che lo circonda: quattro vacche da latte, alcuni vitelli, tre asini e qualche pony, galline ovaiole, superbi pavoni, oche combattive, cani e gatti. La cascina è però ormai stretta d’assedio dai lavori per il riassetto stradale di via Rombon, che prevede un groviglio di nuovi e imponenti svincoli e, forse, l’immancabile centro commerciale.

Eppure il tema del rapporto con l’ambiente, della socialità da ricostruire a partire da piccoli nuclei di famiglie è un tema all’avanguardia. Nel 2010, in via Oslavia, a meno di un kilometro in linea d’aria dalla cascina Acquabella, sull’area ex industriale Minerva-Lambretto, dovrebbe sorgere la prima Urban Farm (traduzione: “fattoria urbana”, ma in inglese ha tutto un altro tono), un progetto di cohausing ovvero di “vicinato elettivo” in cui gruppi di famiglie scelgono di condividere alcuni spazi comuni, in edifici creati appositamente. Nello specifico si tratterebbe di una costruzione di cinque piani nella quale, oltre a 30-36 appartamenti, troverebbero spazio alcuni giardini pensili che funzionerebbero, penso, come orti comuni. La cooperativa che gestirà tale progetto verrà costituita nel prossimo mese di dicembre.

Che dire? Ricchezza e contraddizione del nostro quartiere, prima agricolo, poi industriale, ora nuovamente residenziale ma eco-sostenibile… Però è anche un segno dei tempi della nostra civiltà, della sua fretta, dell’ingratitudine della smemoratezza, e talvolta anche della crudeltà delle nostre città. Dei ritmi insomma un po’ sbalestrati, in cui ci si mette già a ricostruire quello che ancora non si è finito di distruggere. Per questo non possiamo non guardare con simpatia all’Acquabella e ai suoi abitanti, ed augurarci che, a quest’ultimo retaggio di mondo agricolo del nostro territorio, non venga tributata una fine ingloriosa che davvero non meriterebbe.

martedì 14 ottobre 2008

L'inesorabile regola del due

La tregiorni adolescenti sarà nuovamente a Riva Valdobbia, dal 6 all'8 dicembre.

La vacanza famiglie non sarà più a Monterosso (sarebbestato il terzo anno) ma a Roma.

Sulla due giorni medie (Stresa?) e sulle vacanze estive (Vezza?) si accettano scommesse...

La solitudine dell'avatar

Second life è stato un particolare fenomeno internet degli scorsi due anni. Si tratta di un sito che permette di creare dei personaggi virtuali, detti avatar, come i semidei delle tradizioni dell'induismo, che si muovono in un mondo altrettanto virtuale, ma reso molto verosimile dalle attuali tecnologie di rendering, ovvero dai programmi che permettono di ricreare al computer intere architetture, città, paesaggi...

In breve tempo è diventato popolarissimo, e conta oggi milioni di iscritti in tutto il mondo. Altrettanto veloceperò è stata anche la sua parabola discendente, e ciò a mio parere è dovuto a tre fattori:
  • è un mondo sostanzialmente muto. I dialoghi tra gli avatar avviene solo con la modalità del testo scritto (chat)

  • è un mondo troppo vuoto, che da un senso di solitudine. Gli utenti iscritti sono moltissimi ma non sempre sonoi tutti in rete; così capita spesso di attraversare queste città virtuali ed essere sostanzialmente soli

  • è un mondo dominato dai soldi: i Linden dollars, che sono davvero convertibili in dollari americani. Questo è però un punto troppo tristemente somigliante al mondo reale

Questo comunque è il mio avatar

Lo trovate somigliante? Qui poi lo potete vedere a spasso per la città (virtuale ovviamente... Lambrate e Ortica però in second life non ci sono ancora).

sabato 11 ottobre 2008

La Cina è vicina...

... e gli adolescenti si preparano, come potete constatare in questi gustosi video.

venerdì 3 ottobre 2008

Ma allora in rete c'è proprio tutto...

... anche l'intervista a questo prete "ritardato", realizzata da Telenova a Quarto Oggiaro, quando in realtà non era ancora prete ma solo diacono.



Grazie a Paola, maestra ostetrica, che l'ha trovata facendo una ricerca sui bambini ritardati.