sabato 25 dicembre 2010
mercoledì 24 novembre 2010
Proposta GMG 2011 Barcellona-Madrid
Ciao e a presto, dPaolo
mercoledì 17 novembre 2010
Diario di un curato (ambrosiano) di città
Sabato 18.45 Ho appena terminato la Messa vigiliare della prima domenica di Avvento. Abbiamo acceso la prima delle sei candele che scandiranno il nostro cammino verso il Natale. Mi affretto a tornare in oratorio dove ho convocato prima di cena un gruppo di ragazzi coi quali voglio parlare; voglio prendere spunto dal fatto che oggi inizia il nuovo anno liturgico per invitarli a ripartire in un anno che non è iniziato nel migliore dei modi: ho trovato un riferimento ad un telefilm e una citazione dai Quattro Quartetti di T. S. Eliot che mi sembrano interessanti. I ragazzi ci sono, hanno risposto all’invito.
Ore 19.30 La riunione è finita ma non è andata come speravo. Forse ho parlato troppo e non ho lasciato loro il tempo per esprimersi, forse qualcuno di loro sta vivendo delle trasformazioni importanti che hanno bisogno di tempo per compiersi. Comunque non sono contento e ci siamo lasciati con una certa tensione. Per fortuna in chiesa stasera c’è un concerto di musica barocca, con autori tra i miei prediletti.
Ore 22.45 Il concerto è stato bello ma non è bastato a cancellare i miei turbamenti; accendo il cellulare trovo un messaggio di una ragazza che mi conferma il suo disagio rispetto all’incontro preserale; però poi mi saluta con gentilezza e questo aiuta. Mi appresto al riposo, che prevedo un po’ agitato.
Domenica ore 8.45 Mi sono svegliato abbastanza presto, ancora con un certo malessere diffuso, mi sono preparato per bene (la domenica provo ad essere un po' più presentabile del solito, mi sembra che il popolo cristiano abbia diritto a ciò) ho fatto colazione, ho detto le lodi, con in mente ancora la riunione storta di ieri. Ora scendo in oratorio per il ritiro dei bambini di quarta elementare, quelli della prima Comunione.
Mi imbatto subito in S., che sta entrando con la sua inseparabile amica G.; appena mi vede ha una reazione strana, che non riesco ad interpretare. Entro in segreteria e le due amiche mi seguono; S. ha qualcosa in mano: è un regalo per me. Penso che sia per i miei 5 anni di sacerdozio e invece è per il Natale, con un po' di anticipo; leggo l’informazione sul biglietto di accompagnamento e mentre la ringrazio si avvicina, come per abbracciarmi, ma poi semplicemente appoggia per qualche momento la testa di lato alla mia persona con un gesto che mi stupisce e che riconosco ricco di quella purezza e naturalezza così propria dei bambini e così rara, benché non impossibile, nei grandi.
Il regalo è un angelo che suona la cetra e porta una candela: vedo in questo dono una vera grazia e chiedo a Dio che la voce dei suoi angeli e che la luce della sua parola possano guidare il nostro cammino verso Betlemme.
martedì 9 novembre 2010
Contro Zucchero
E il testo allora come sarà?, mi domando... "Gloria a te nell'aria, quale tu sia solo uno, solo o in compagnia"; un riferimento scettico alla Trinità? "Gloria a te o divino come sarà l'altra vita da suino"; questa poi mi suona più blafema che irriverente. Per non parlare della strofa ornitologica e dei suoi facili doppi sensi.
Insomma, una canzone furba con un solo merito: non aver per titolo "Gloria", come gli omonimi capolavori di van Morrison e degli U2.
domenica 31 ottobre 2010
mercoledì 6 ottobre 2010
martedì 5 ottobre 2010
venerdì 1 ottobre 2010
mercoledì 22 settembre 2010
Boom di contatti per www.lambrateortica.it
domenica 19 settembre 2010
Domenica in piazza
lunedì 13 settembre 2010
venerdì 13 agosto 2010
Quattro video delle vacanze
Il ballo dei piccoli
Il ballo dei grandi
I grandi e il lago
venerdì 28 maggio 2010
giovedì 27 maggio 2010
web 2.0: aveva ragione T. S. Eliot?
"Stefan Balázs sostiene sulla rivista telematica tedesca Telepolis che il web 2.0 marchi il ritorno alla linearità: blog, twitter o facebook rilancerebbero un'organizzazione dei contenuti vicina a quella dei “vecchi” media, come il libro, la radio o il film, incanalando la complessità e la dispersività delle narrazioni ipertestuali. Certo non si torna indietro, nulla vieta di riprendere a surfare saltabeccando da un link all'altro: ma questi formati introdurrebbero almeno una parvenza rassicurante di ordine ai fili comunque sempre più frammentati del pensiero".
L'osservazione mi sembra pertinente e tuttavia trovo una differenza tra libro e web 2.0: la linearità c'è, ma il senso mi sembra inverso. Quando leggiamo un libro partiamo dall'inizio, ovvero da ciò che è più antico e andiamo verso la fine, ovvero ciò che è più recente; quando leggiamo un blog o le notifiche di un social network partiamo sempre dalla fine, dal più recente, e solo se abbiamo voglia e/o tempo risaliamo all'indietro. Con un effetto un po' paradossale, ovvero che cose anche molto recenti ci sembrano superate e da dimenticare, incalzate dalle nuove updates. Il paradosso è che oggi è molto facile conservare dati e memorie (volumi interi stanno su una chiavetta USB) ma queste memorie non ci interessano in fondo più. Avanziamo col passo del gambero, recuperando del passato solo il minimo indispensabile, tutti protesi a cogliere l'attimo, il moderno, la moda. Aveva forse ragione Eliot quando diceva che la nostra è "una età che avanza all'indietro, progressivamente"?
lunedì 24 maggio 2010
I canti di SOTTOSOPRA 2010
...e un altro canto a tema.
venerdì 21 maggio 2010
Domani cresime
Ecco qualche abstract:
A quanto ho capito la Cresima è lo Spirito Santo che scende su di noi e lo schiaffetto che ti danno è per dirti:”Sveglia, guarda che hai lo Spirito Santo che ti aiuta e ti protegge”.
Per me la Cresima è la conferma che comunque nessuno di noi cresimandi è cristiano così tanto per o perché è obbligato dai genitori; chi sceglie di farlo secondo me lo sceglie lui perché siamo abbastanza grandi per decidere.
La Cresima mi sembra un Battesimo approfondito e una seconda (diciamo terza se contiamo la comunione), entrata nel mondo di Gesù.
La cresima non è solo la discesa dello Spirito Santo su di noi, ma è anche la libertà. In fondo l’uomo vive dello Spirito, ma anche della libertà di scegliere. Io vorrei ricevere la Cresima perché è la Libertà.
Per me la Cresima è una riconferma del Battesimo, ma è anche la fine di un ciclo di catechismo e l’inizio di un nuovo percorso più da grandi.
E’ l’ultima tappa del cammino iniziato quando eravamo in seconda elementare. Ho iniziato che ero un bambino e ora sono cresciuto, ma molto più lungo sarà il cammino dopo e anche più difficile, ma spero di trovare la tua porta sempre aperta.
Ora abbiamo la possibilità di far parte di una comunità con il cuore, il desiderio, la fede e l’anima.
A me 'sto giro...
...quasi quasi mi piace!
mercoledì 12 maggio 2010
lunedì 10 maggio 2010
sabato 17 aprile 2010
Si va?
Cammino di Santiago - agosto 2010
Sab 21 8.30 Volo Orio al Serio – Valladolid; si prosegue in pullman per Leon e poi per Ambasmestas (arrivo ore 19.15). Prosecuzione a piedi per Vega de Valcarce. Cammino 1,6 Km.
Dom 22 Vega de Valcarce – O Cebreiro. 11 Km
Lun 23 O Cebreiro – Triacastela. 21 Km
Mar 24 Triacastela – Ferreiros. 29,5 Km
Mer 25 Ferreiro – Eirexe. 24 Km
Gio 26 Eirexe – Melide. 19,5 Km
Ven 27 Melide – Santa Irene. 29 km
Sab 28 Santa Irene – Santiago. 23 Km
Dom 29 Relax a Santiago
Lun 30 Escursione a Finisterre in pullman
Mar 31 15.30 Volo Santiago Madrid 18.20 Volo Madrid Milano
Totale cammino km 158,6
Costi trasporto (ad oggi disponibili) 150 euro (3 voli Rayanair + pullman Valladolid-Ambasmestas)
Stima costi vitto e alloggio giornalieri 20 euro. Possibilità di iniziative di autofinanziamento.
Adesione: 150 euro a don Paolo entro venerdì. La proposta è aperta ai maggiorenni.
mercoledì 31 marzo 2010
Dal sito della diocesi...
martedì 30 marzo 2010
giovedì 25 marzo 2010
Santina
Santina era una milanese di 86 anni, malata fin dagli anni dell'infanzia e allettata da più di un decennio. Dedicavo a lei tra i 15 e i 30 minuti ogni settimana, principalmente portandole la comunione dopo aver celebrato la Santa Messa il sabato pomeriggio; non di rado le portavo in visita qualche ragazzo dell'oratorio e lei non mancava di commentare quasi ogni volta: "Ma pensa te 'sti preti: non vi sposate ma guarda quanti figli avete".
Santina aveva un buonumore quasi inossidabile e uno spirito positivo, incredibile e contagiante. Eppure non era una sprovveduta: conosceva il male e la solitudine. Mi diceva: "Io prego sempre per i disperati, perché chissà come devono stare male". E ancora: "Quando andrò lassù, devo dirglene quattro al Padreterno".
Pregava tutta la mattina, rosari su rosari, e poi ancora fino alle quattro: "Poi basta, accendo la televisione". Ma la teneva muta, per non disturbare gli altri ospiti.
Se saltavo un sabato, la volta dopo mi sgridava; io poi le chiedevo se conosceva il vangelo della domenica (la Samaritana, la moltiplicazione dei Pani...) Mi rispondeva sempre di no, ma non ho mai capito se fosse sincera, se volesse compiacermi o se le piacesse sentirsi riraccontare le storie di Gesù.
In passato, una sola volta l'ho vista stare male, e nessuno pensava fosse giunta la sua ora: tolte le gambe, era sana come un pesce, tanto che era a letto da dieci anni e non aveva mai avuto una piaga da decubito.
Sono felice di aver conosciuto Santina e di aver goduto della sua amicizia. E' morta il giorno dell'Annunciazione, quando l'angelo dice alla Madonna: "Nulla è impossibile a Dio". Dieci anni a letto senza perdere il buonumore: "Nulla è impossibile a Dio".
Ora me la immagino a discutere col Padreterno, che alla fine avrà certamente ragione lui e la convincerà, ma prima mi sa che dovrà anche sentirle un po' sù, come quando io non arrivavo a tempo per la comunione.
Poi la vedo riabbracciare il suo papà Angelo e la sua mamma.
E poi sono certo che anche domani mattina pregherà nuovamente per tutti: per i sacerdoti, per i disperati, e per i ragazzi del nostro oratorio, come le chiedevo spesso. Rosari su rosari e ancora, dopo pranzo, fino alle 4 del pomeriggio.
Poi però basta fino a sera, perchè anche in Paradiso ogni tanto bisogna riposarsi.
lunedì 22 marzo 2010
Tutto Vacanze 2009-2010
Le foto di Vezza 2009: primo turno secondo turno
I video di Vezza 2009: primo turno secondo turno
venerdì 19 marzo 2010
Questo video l'hanno visto 50 milioni di volte
In precedenza lo stesso simpatico gruppo di gigioni aveva fatto anche questo altro video, più casalingo ma non meno spassoso.
lunedì 15 marzo 2010
giovedì 4 marzo 2010
Il Coroforum!
www.lambrateortica.it/cp/canti.htm
Poi, visto che ci siamo, appreso da Google che oggi è l'anniversario della nascita di Vivaldi, genio assoluto e forse mio compositore preferito, allego il Quoniam tu solus sanctus e il Cum sancto Spirito, ovvero l'ultima parte del Gloria (...perchè tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo: Gesù Cristo. Con lo Spirito Santo. Amen), che nello scorso millennio, quello di Vivaldi, anch'io cantai come basso imperfetto (sono un baritono).
martedì 2 marzo 2010
Dai poveri imparo sempre qualcosa
Ore 18.45. Sono a colloquio con due catechisti e due educatrici. Dal vetro scorgo un giovane asiatico che ho già visto. Anche lui mi vede, ma aspetta. Dieci minuti dopo sono solo e il ragazzo entra. Una settimana fa è arrivato con lo zaino squarciato; lo avevano derubato al dormitorio. Riconosco lo zaino giallo che gli ho dato. E' giovane e vigoroso, ma parla sottovoce. "Ho trovato lavoro in un tempio" "Dove?" "In un tempio... buddista. E' a Firenze". "Devi prendere il treno". "Sì. Non voglio i soldi ma il biglietto. Costa 22 euro". E' una storia che raccontano in tantissimi: viaggi improrogabili per ragioni serissime. A chi mi chiede soldi non dò mai più di 10 euro, a meno che non passino attraverso il nostro centro d'ascolto della Caritas. Gliene propongo 5, accetta e salgo a prenderli. Poi ne prendo 10 e glieli do. "Mi hai riconosciuto?" La domanda mi spiazza. Allora non ha solo bisogno di soldi ma anche di relazione. "Si, ho visto lo zaino". Mentre sta per uscire, Carmela, la mia immensa barista mi chiama: "E' avanzata una focaccia con la Nutella, dagliela". Lo rincorro e consegno; mi sorride. L'altra volta nello zaino avevo messo dei dolci di Carnevale.
lunedì 1 marzo 2010
Un anno fa, di questi tempi...
lunedì 8 febbraio 2010
Ieri alla Stazione Termini
domenica 7 febbraio 2010
Il mondo in una domenica
Sveglia tranquilla, anche in conseguenza di una notte un po' problematica. Colazione, ultimi ritocchi alla predica, poi scendo in chiesa. Arrivano pian piano i chierichetti: tra loro c'è anche Alessandra, figlia di genitori cingalesi; anche sua sorella per tanti anni ha servito l'altare con dedizione e puntualità. Rimango sempre colpito dalla compostezza con la quale la loro nonna viene a ricevere la comunione.
Mezzogiorno
Sono alla mensa dei poveri delle suore francescane di via Ponzio con un gruppo di giovani. Ci sono volti di ogni parte del mondo; mangio a tavola con un nero francofono (ivoriense?), una donna equadoregna e un giovane moldavo che è da quattro anni a Milano e parla benissimo l'italiano; mi raccontano delle loro difficili vite.
Pomeriggio
Mi reco a SS. Nome per aprire l'oratorio; Ester è già lì che mi aspetta. E' una giovane mamma croata che insieme al marito italiano e ad un'altra coppia ha dato vita ad un'iniziativa per i bambini da 0 a 3 anni. In un successivo spostamento tra San Martino e SS. Nome incontro Jenny, una ragazza di origini filippine che viene al nostro doposcuola dell'oratorio; è ai giardinetti del parco con un gruppo di amiche connazionali: la chiamo, si avvicina. A dire il vero, della sua età, 13 anni, c'è solo un'altra ragazza: le altre sono tutte più piccole compresi bambini di 6, 4 e 2 anni. Mi colpisce che bimbi così piccoli siano affidati alla custodia di ragazze poco più grandi di loro, ma non è la prima volta che noto questa modalità di uso del tempo libero di bambini e ragazzi asiatici. Le ragazze più grandi sembrano comunque molto coscienziose. Vado in oratorio: quando è quasi ormai ora di chiudere arriva Mohamed, che ora fa la prima media nella scuola italo-egiziana di via Ventura. La sua educazione e la pacatezza del tono della sua voce fanno da contrasto con un temperamento capace di entusiasmo e vigore, specialmente quando si dedica allo sport. Gli altri stanno giocando a ping pong, ma lui non è capace, allora mi sfida a calcetto; facciamo tre partite e le vinco tutte. Sono le 19, è ora di chiudere: sul quartiere è calato un nebbione d'altri tempi, cosa che rende il mio rientro a casa in moto quasi un'odissea.
PS: i nomi sono fittizi ma le storie sono tutte vere.
lunedì 1 febbraio 2010
martedì 26 gennaio 2010
Sabato sera: Hopper!
sabato 16 gennaio 2010
Ma camminare, no?
Archivio blog
-
▼
2010
(39)
-
►
marzo
(12)
- Dal sito della diocesi...
- Come promesso...
- Santina
- Tutto Vacanze 2009-2010
- Questo video l'hanno visto 50 milioni di volte
- Le medie a Venegono
- Il Coroforum!
- Dai poveri imparo sempre qualcosa
- 21 marzo: proiezione dei video di Vezza 2009
- Per chi ancora non l'avesse letto
- Noi fra 120.000 spettatori
- Un anno fa, di questi tempi...
-
►
marzo
(12)