lunedì 25 maggio 2009

Non ci hanno premiato a Cannes ma...

... la Fom ha messo un link al nostro video sulla sua home page.

Son soddifazioni (e visualizzazioni: in tre giorni quasi 1500!)

Buio a San Siro

"La contestazione a Paolo Maldini se­gna un limite perfino al lato volgare del calcio. Non è una bravata, non è un di­ritto. È un nonsenso, due volte vigliacco perché non può esserci rimedio, non ci sa­rà un altro addio. È stato tutto così ina­spettato, così a tradimento che sta facen­do il giro del mondo. Nessuno riesce a dar­si una spiegazione.
Tutti conoscono Maldi­ni, tutti lo hanno sempre ammirato e ri­spettato. Come si può sporcare la festa an­nunciata al giocatore simbolo della tua stessa squadra? E, soprattutto, perché? Perché andare contro se stessi e la propria storia? Ci sono stati gesti infinitamente più gravi nel calcio, ma questo ha un lato oscuro profondo perché è incomprensibile.
Questo non è calcio. Non possiamo sempre lasciare tutto il male allo stadio. Questo siamo anche noi. All’estero non sa­rebbe mai successo."

Parole di Mario Sconcerti (nomen omen) oggi sul Corriere, parole che condivido in pieno, pur non essendo milanista. Una società che perde il senso della gratitudine e degli ideali è una società che apre la strada ai peggiori istinti.

venerdì 22 maggio 2009

ECCOLO!

Con qualche ora di anticipo sull'anteprima in piazza Duomo, ecco il video della nostra canzone

Aggiornamento: siamo già quasi a 2800 visualizzazioni!

Da oggi inoltre puoi seguire i inostri video sul canale

www.youtube.com/lambrateortica

giovedì 21 maggio 2009

Noi e Dionigi

La terza media
Le responsabili del giornalino


Il Giro al mare...

Oggi il Giro passa da Monterosso... quanti ricordi!

sabato 16 maggio 2009

venerdì 15 maggio 2009

In Turchia III - Mariagrazia ad Ankara


Non so di preciso quanti anni abbia Mariagrazia Zambon, ma credo che più o meno sia mia coetanea. L'ho conosciuta nel viaggio in Turchia: lei, milanese, ci attendeva nella sua "patria di elezione", per aiutarci a conoscere meglio questi luoghi. Sì, perché Mariagrazia vive da sette anni ad Ankara, nel cuore dell'Anatolia, per scelta di fede; nella capitale, che conta 4 milioni di abitanti, i cattolici sono 4: lei e tre padri gesuiti. Mariagrazia vive da sola, in un condominio.
La sua storia è questa: ragazza di un oratorio di viale Monza, dopo tante esperienze partecipa al primo Gruppo Samuele, l'iniziativa voluta dal cardinal Martini per aiutare i giovani in ricerca del proprio percorso vocazionale. Al termine di questo accompagnamento, decide di entrare nell'Ordo Virginum, una forma antica di consacrazione recentemente ripresa; durante un pellegrinaggio in Turchia rimane affascinata da questa nazione e chiede di vivere qui il suo apostolato.
Talvolta pensiamo che lasciare tutto per andare dove lo Spirito chiede sia qualcosa di antico, oggi quasi impossibile: le storie come quelle di Mariagrazia sono lì a ricordarci che non è vero e che anche oggi è possibile giocare tutta la propria vita, affetti, luoghi, relazioni, sulla parola di Gesù.

martedì 12 maggio 2009

Questo non è il nostro video...

...però non mi sarebbe dispiaciuto farlo così.

In Turchia II - San Simeone stilita

Vicino ad Antiochia abbiamo visitato anche il monastero di San Simeone lo stilita (il Giovane). Il tipo lo conoscevo già, perché le storie dei monaci orientali (tutti un po' pazzi) mi hanno sempre affascinato. Questi in particolare, gli stiliti, erano noti per essere saliti su una colonna e aver trascorso la tutta la loro vita là in cima, un po' come delle "antenne di Dio".

A dire il vero, fino al viaggio in Turchia, pensavo che in tutte queste storie ci fosse una buona dose di leggenda, perché va bene tutto, ma vivere tutta la vita su una colonna...

Poi però ho visto i resti di questo imponente monastero, posto su una delle ultime colline prima della Siria, un posto incantevole, visitato solo dai falchi che possono controllare da lassù fino al porto di Seleucia, la porta aperta verso il Mediterraneo.

Beh, la colonna è ancora lì, in mezzo alle rovine e in basso ci sono ancora gli scranni predisposti per chi veniva ad ascoltare questo uomo di Dio, che stette là in cima 49 anni. Non scese neppure quando decisero di ordinarlo prete, ma salì il vescovo, con la scala, per imporgli le le mani.

sabato 9 maggio 2009

Il Giro e l'Italia


Omaggiato anche da Google, è partito oggi il Giro e devo dire che questa cosa non riesce a lasciarmi indifferente. Insieme al basket, praticato agli anni del liceo, il ciclismo è lo sport che più mi ha appassionato, e le tre settimame del giro sono certamente il trionfo di questa passione (più del Tour, molto più del Tour, ovviamente).
Una sigletta di qualche edizione fa diceva: "ma per fortuna c'è il giro d'Italia che passa sotto casa mia..." In effetti l'emozione di vedere passare il gruppo per strade che conosco e che magari ho percorso in bici è davvero unica.
Credo che il fascino di questo sport nel mio caso dipenda molto anche dal legame con l'ambiente alpino, che spesso fa da anfiteatro alle imprese più belle, ma anche dall'equilibrio tra comunitarietà e singolarità dei corridori (un buon capitano senza una buona squadra non va da nessuna parte, una buona squadra senza un campione, non può vincere).
Negli ultimi anni queste emozioni sono state parecchio mortificate dai ripetuti casi di doping, una vera piaga endemica di questo sport, che hanno toccato anche personaggi giovani e di grandi prospettive. Anche in questo, il Giro è come l'Italia; tanti cercano la scorciatoia, la furbizia e pensano che sia in fondo così facile farla franca... poi magari in questo modo vanno in fumo in modo pressoché definitivo immagine e credibilità (vedi caso Riccò).
Il cuore dunque è combattuto, ma il Giro mi sa che lo seguirò, anche perchè il bouquet di protagonisti quest'anno è sicuramente di prim'ordine. Io personalmente sognerei un classico dualismo, magari Basso-Cunego o Basso-Di Luca. I temi sono tanti: Basso che torna, Di Luca per l'Abruzzo, Cunego alla ricerca dell'eterna conferma, Armstrong al suo primo Giro, Simoni sempre a rompere e recriminare, e chi più ne ha più ne metta.
Non passano da Vezza, ma per un anno lo posso perdonare...

A volte succede...

...e spesso sono le donne capaci di gesti carichi di grande slancio e grande valore simbolico.
Un grazie a queste due vedove, che hanno saputo stringersi la mano ed hanno fatto fare un importante passo avanti al nostro paese.

venerdì 1 maggio 2009

A Napoli ci hanno già clonato...

...ma a breve arriverà il video ufficiale!