giovedì 5 febbraio 2009

Per Eluana

«Migliaia di medici assistono ma­lati in quelle condizioni senza che per questo prevalga in loro lo sconvolgi­mento ma la realizzazione della missio­ne per cui sono diventati medici, cioè prendersi cura. Le stesse suorine e i va­ri altri che hanno assistito Eluana in que­sto periodo non hanno sentito la ne­cessità di questa ultima strana ingiuria».

«Anche esteticamente ha l’a­spetto per nulla impressionante di una donna, anche piuttosto florida, che vive in un letto a causa della sua disabilità, non certo di una ma­­lata, tantomeno una malata terminale». Eppu­re è un primario anestesista come Del Monte ad aver descritto una paziente molto diversa: «Gli ho sentito dire in tivù che Eluana lo ha scioccato appena l’ha vista su quell’ambulan­za. [...] Si è detto addirittura de­vastato. Descrive Eluana più o meno come un corpo inguardabile. Un anestesista della sua e­sperienza dovrebbe aver visto ben altro nella sua carriera professionale, come può scioccar­si per Eluana? Ma soprattutto come può rite­nerla morta? Che medico è? Finché è un padre disperato a farlo, passi, ma che lo faccia un medico non è accettabile. Di­re a una persona ’tu per me sei morto’ è il peggiore degli in­sulti, significa radiarlo dalla sfera umana... È la frase che ci fa ritornare indietro in uma­nità, che ci fa regredire a tem­pi molto bui».


Così su Avvenire di oggi scrivono Davide Rondoni e Suor Annalisa Nava, Madre generale delle Misericordine, che per 17 anni hanno curato Eluana Englaro. Alle suore, ringraziandole, aveva già scritto il nostro Cardinale.

2 commenti:

  1. Grazie per quello che riporti nel tuo blog, in tutto questo clamore e strumentalizzazione, qualcosa di buono. Segnalo anche l'intervista alla vedova Coletta che il giorno prima, sempre Avvenire, ha pubblicato... immagino tu l'abbia vista. Grazie ancora e una preghiera per Eluana. Che il Signore perdoni. ciao

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  2. TUTTU QUELLO CHE è STATO SCRITTO SU ELUANA è MOLTO BELLO.
    CHE IL SIGNORE LA

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