martedì 13 gennaio 2009

Sugli autobus atei a Genova

"P.S.: oltretutto Dio, tecnicamente, non "esiste". Almeno non per i cristiani (neo) tomisti come me. Non so se Sofri o gli ateucci dell'Uaar possano arrivare a capire perché. Tutti i miei studenti di quarta che hanno appena studiato Tommaso, loro, sì, ne sono sicuro."

Un mio amico professore di filosofia a Piacenza scrive cose molto interessanti sullla bizzarra iniziativa di usare gli autobus per propagandare l'ateismo.
Per la cronaca, l'associazione promotrice di tale iniziativa, l' Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ogni anno scrive al nostro oratorio (e penso a tutti quelli della diocesi) per metterci al corrente delle loro simpatiche iniziative quali le conferenze su “La lirica di ispirazione atea e antireligiosa di James Harry, (1798-1876) medico, viaggiatore e poeta irlandese”, “Un’antica scienza tradizionale: l’astrologia".
Comunque ecco la domanda: se l'espressione "Dio esiste" non è corretta, qual'è quella giusta?

5 commenti:

  1. Immagino che non valga se rispondo io.

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  2. Domanda troppo bella e troppo provocatoria per non rispondere: "La realtà c'è, pertanto esiste. Io sono, pertanto esisto. Ciò che c'è esiste perchè c'è Qualcuno che l'ha creato e che ora e in ogni istante lo ricrea. Chi ha il potere di far questo è solo Dio, Colui che è tra noi ed è l'Essere per Eccellenza!" Ciao

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  3. Sì, direi che ci siamo.
    Quando San Tommaso impostava questo questo problema si domandava "An Deus sit", se Dio sia, non se Dio esista. Il problema, parlando di Dio, è l'essere, non l'esistere, perchè se Dio è, ed è Dio, allora necessariamente esiste.

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  4. Caspita ho fatto bingo anche se non ho mai studiato filosofia e a volte mi sento un pò ignorante... ma viva la Verità che viene trasferita ai semplici!

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