domenica 18 gennaio 2009

Un pomeriggio da Madre Teresa

Eccoci qua a Baggio dalle suore di Madre Teresa, che qui gestiscono una casa per ragazze madri e donne in difficoltà nonché una mensa per poveri; questo è il secondo appuntamento dell'impegno che il gruppo diciottenni si è preso, ma la delegazione OLOUAQ è abbastanza rosicata, forse per gli esami universitari, forse per altre ragioni...

Ore 16.45, inizia il servizio: ci dividiamo in due gruppi, uno parteciperà all'animazione per i bambini ospiti, uno lavorerà per la mensa. Io mi metto in posizione da "missione OC" (Osservazione e Collegamento) e mi godo lo spettacolo dei volontari indaffarati. Arriva una suorina, col tipico passo veloce e sorriso delicato e mi dice: "Padre, prenda quegli stracci e pulisca questi tavoli. Si metta un grembiule". Nuovo sorriso.... Messaggio rivevuto, niente funzioni di coordinamento/supervisione, rimboccarsi le maniche: lascio la fase OC e divento operativo. Nel corso del pomeriggio trasporterò pane, servirò ai tavoli, farò il servizio di accoglienza, converserò con gli ospiti e altro ancora...

La suorina in sari bianco e azzurro (Sister Prita, indiana) ci chiede un canto per la preghiera di inizio, e ci porta una chitarra. Concordiamo su "Per questo pane e per ogni altro dono", ma Stefanino va in crisi sul giro di Do e, soprattutto, sparisce sul più bello: lo ritroveremo solo dopo mezz'ora mentre coordina un gruppo (di 8 ragazze...) addetto al magazzino viveri.
Arrivano gli ospiti della mensa, molti sono cinesi; quando io facevo il volontario (20 anni fa, all'Opera San Francesco) non ce n'era neanche uno, erano quasi tutti magrebini. Menù della cena: minestrone di riso, formaggio, prosciutto, insalata, macedonia e panettone.
Mangiano tutti di gran lena, anche perchè fuori fa molto freddo. Dentro il clima è accogliente e famigliare: qualche settimana è stato qua anche il Cardinale, per i 25 anni di presenza delle suore a Milano. Il personale OLOAUQ viene destinato soprattutto a lavori di concetto: spostare tavoli, riempire sacchi, servire gli ospiti, spazzare...
A conclusione del servizio diciamo una preghiera davanti alla statua di Maria. Suor Lidia, saveriana e animatrice delle giorate missionarie presso la nostra Comunità Pastorale, chiede a una Misssionaria della Carità una parola di saggezza. Suor Prita dice:
"Piccole cose fatte con amore.
Non importa quello che fai ma se lo fai con amore.
I nostri poveri non hanno bisogno di grandi cose
ma di piccole cose fatte con amore"

1 commento:

  1. credo sia un'esperienza bellissima, o almeno questa è l'impressione che ne ho avuto dopo i racconti di Luca Obed. peccato che altri giovani siano occupati da altre cose.....(??) ma non si riesce proprio a lasciarsi contagiare da amore da donare? perchè così poche presenze tra i giovani della nostra comunità? perchè cosi poca sensibilità e voglia appunto di "rimboccarsi le maniche"? Marta

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