lunedì 1 settembre 2008

Tutto, (o quasi...) sull'interessante caso della polka finlandese


Tutto cominciò una sera di inizio luglio, quando mi misi alla ricerca di alcuni brani musicali per la serata danzante della prima vacanza (che per la cronaca è stata un successone ed è stata vinta dalla coppia Migliore-Delle Donne): avevo bisogno di qualche ballo irlandese, di un walzer, una polka o roba del genere. Digito “polka” su youtube e subito mi esce in più versioni “Ievan Polka” del gruppo Loituma. La ascolto, capisco che è una rivisitazione moderna, ma la trovo divertente, e così la salvo. A Vezza ne farò un tormentone, usandola anche per le sveglie mattutine.
Tornato a casa mi viene la curiosità di sapere qualcosa di più di questa canzone e scopro che
1. La lingua è finlandese e non lettone-lituana come pensavo io.
2. Si tratta di una rielaborazione del 1996, realizzata “a cappella” (solo voci, senza strumenti, stile Neri per caso, per intenderci) di una canzone tradizionale finlandese che in originale suonava così.
3. Il boom però l’ha avuto dieci anni dopo, proprio su internet, quando qualcuno ha pensato bene di campionare una parte della canzone, in particolare dove si dicono parole senza senso, e riproporla più volte abbinata a un breve spezzone di un cartone animato giapponese dove una ragazza fa girare un ortaggio (un porro?), anch’esso riproposto a ciclo continuo. Ne è uscito un filmato di ben 5 minuti che però è stato visto su youtube 4 milioni di volte, per intenderci un terzo delle visualizzazioni della più scaricata canzone dei Coldplay (“Scientist”, per la cronaca; “In my place” e “Viva la Vida” si attestano rispettivamente a 7 e 5 miloni). Il caso è stato studiato anche da wikipedia nella categoria “Internet phenomenon”: molta della sua attrattività pare sia da mettere in relazione, oltre all’indubbia simpatia della canzone, ad una certa ipnoticità del filmato animato.
4. Da allora, come è uso, sono dilagati in rete filmati clone, più o meno simpatici, che hanno contribuito alla fama della polka, tanto che i Loituma hanno fatto uscire una nuova versione del loro pezzo, decisamente più dance, con tanto di video (in stile Tracimbrod). Alcune compagnie telefoniche hanno realizzato animazioni sul modello della “Crazy frog” da diffondere sui telefonini.
Morale della favola:


  1. Anche nelle ricerche in internet, le cose raramente accadono a caso

  2. Non sottovalutate il potere ipnotico della rete

  3. Come diceva Snoopy: “I balli di coppia stanno tornando di moda”

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