sabato 9 agosto 2008

Diario di viaggio

In Francia, nel raggio di 50 km ho visitato 3 paesini che mi hanno dato da pensare: Paray-Le-Monial, Cluny e Taizè.
Il primo ha attraversato la storia della chiesa di Francia essendo prima un'abazia benedettina, poi cluniacense, poi diventando la città del Sacro Cuore, grazie alla presenza di Santa Margherita Maria Alacocque; oggi infine trae nuova linfa dalle attività lì proposte dalla Comunità dell'Emanuele, alle quali anche qualcuono dell'oratorio ha preso parte.
La seconda cittadina ha avuto un'importanza enorme tra primo e secondo millennio, ma l'ordine ivi fondato ora è scomparso.
Nel terzo paesino, dal nulla, qualche decennio fa è nata una comunità monastica che accoglie ogni anno decine di migliaia di giovani da tutto il mondo.

Credo che la Chiesa sia proprio così: qualcosa è destinato a rimanere per sempre, anche se sempre deve sapersi rinnovare; qualcos'altro può essere molto importante in certi momenti, e venir meno in contesti mutati; e infine la libertà dello Spirito può far nascere dal nulla opere inattese e utili secondo il tempo.

Ho infine visitato (ma senza entrare, perché non è consentito) la Grande Certosa di Grenoble, casamadre dell'ordine certosino, il luogo dove è stato girato il recente film Il Grande Silenzio. Mi ha colpito il contrasto con Taizè, dove in pratica non esistono porte e chiunque arriva può prendere parte alla vita della comunità. Ma anche questo fa parte della nostra fede, del nostro essere cattolici, cioé universali: c'è tempo e spazio per tutto, per l'accoglienza e per la clausura, per il dialogo e per il silenzio.

PS: Sono posti molto belli, dove mi piacerebbe portare anche i grandi dell'oratorio. Avete già programmi per l'estate 2009?

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